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IL COLORE VERDE COLLANA:
Percorsi Narrativi F.to 15x21, pp. 144, Euro 12,00 |
IL TESTO E L’AUTORE “Lo zero… e noi
che stavamo a pensare che di mezzo ci fosse solo lo zero…” si sfogò alla fine
Laganà stringendo saldamente nella mano i fogli che gli aveva dato Angeli. “Non poteva
esserci solo lo zero… lo zero da solo non ci vuole stare… perché sa che da solo
non vale nulla” osservò alzando le spalle Angeli come se fosse ovvio che i
numeri avessero un’anima. Il colore verde
dello zero è un romanzo giallo ma solo
perché ha una trama avvincente (l’inchiesta sull’omicidio di un croupier in
una località di mare). In realtà Martinelli, per il quale l’inferno non
esiste (ma forse neppure il paradiso), ci parla della quotidianità di persone
che si arrangiano come possono per vivere alla meno peggio. Nessuna condanna
definitiva, finiranno tutti in purgatorio, perché la ricerca di emozioni non
è mai un peccato mortale. Qualcuno litiga con il codice penale e verrà punito
dalla legge ma il giudice Angeli rifugge da qualunque giudizio morale. Perché
i magistrati – come dice lui che lo è – “fanno il mestiere di Dio senza
essere Dio”; che i loro giudizi siano fallaci è purtroppo nell’ordine
naturale delle cose. Ironico, acuto, emozionante, questo romanzo sviluppa le
intuizioni narrative apprezzate nel lavoro d’esordio (Le indagini del
giudice Angeli). Angelo
Martinelli, di Modena, è un magistrato
ordinario, attualmente giudice presso la Corte di appello di Roma. Per
parecchi anni si è occupato di processi penali e di carcere. |