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1925 A cura di Aldo A. Mola Premessa di
S.A.R. la Principessa Maria
Gabriella di Savoia COLLANA: De Monarchia |
IL TESTO Tra il giugno 1924 e
l’inizio del 1926, Benito Mussolini, presidente del Consiglio dei ministri, avviò
la svolta dal sistema pluripartitico a quello di partito unico, senza toccare
il regime statutario: monarchia rappresentativa con parlamento bicamerale,
uno dei cui rami elettivo, l’altro di nomina regia. Il Gran Consiglio del
fascismo rimase organo di partito, privo di personalità giuridica. Mussolini
fu facilitato dalle opposizioni (socialisti, repubblicani, popolari,
liberal-democratici) che disertarono la camera dei deputati (“Aventino”) e
non offrirono a Vittorio Emanuele III alcun appiglio costituzionale per
revocare il “duce”. In parlamento Mussolini alternò toni aggressivi a
dialoganti, ottenne il consenso di non fascisti e varò leggi molto attese,
come il diritto di voto amministrativo femminile, la “battaglia del grano”,
il Dopolavoro, ampio credito fondiario...La legge sull’appartenenza dei
pubblici impiegati ad associazioni, che impegnò il Parlamento per l’intero
1925, determinò l’autoscioglimento della massoneria. Seguirono altre “leggi
fascistissime”, scioglimento dei partiti e dei sindacati antigovernativi,
decadenza dei deputati aventiniani anti-governativi e controllo poliziesco di
cittadini. Il governo mussoliniano fu assecondato da quelli esteri e dalla
Chiesa cattolica, che nel 1925 celebrò l’Anno Santo col favore del fascismo.
I vari aspetti del cammino verso il regime di partito unico sono esaminati in
saggi documentati e innovativi di Carlo Cadorna, Raffaella Canovi, Daniele
Comero con Rossana Mondoni, GianPaolo Ferraioli, Luca Giuseppe Manenti,
Alessandro Mella, Aldo A. Mola (curatore del volume), Massimo Nardini, Luigi
Pruneti, Aldo G. Ricci, Tito Lucrezio Rizzo, Giorgio Sangiorgi e Antonio
Zerrillo. Il volume è pubblicato dall’Associazione di
studi storici “Giovanni Giolitti” e dall’Associazione di studi sul Saluzzese,
con adesione di: Comando Militare Esercito Piemonte, Associazione Nazionale
ex Allievi della Nunziatella, Gruppo Croce Bianca (Torino), Centro Studi
Piemontesi, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Istituto di Studi
Politici Giorgio Galli (Milano), Annuario della Nobiltà Italiana, Comitato di
Cuneo dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, Comune di Torre
San Giorgio (Cn) e della Consulta dei Senatori del Regno. RECENSIONI
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