Siamo
abituati al mordi e fuggi ed al tutto e subito. È la moda; carezzevole e
stuzzicante. Eppure ogni tanto si fa sentire da una sua lontananza un eco flebile
ma suadente che raccomanda un momentaneo silenzio sull’itinerario del nostro
vivere. Questo libro vorrebbe corrispondere a quel richiamo offrendo un
album di illustrazioni sul dispiegarsi del multiforme mestiere di uomo; nella
dimensione privata ed in quella comunitaria. L’album si può sfogliare a
piacimento anche spigolando qua e là alla ricerca di risposte, rapide e
chiare. A ciascuna di quelle foto è dedicato un “bozzetto” di tre/quattro
pagine di lettura - talora anche meno -. Ciascun “bozzetto” è autonomo, ma
si può anche scoprire che tutti si inseguano con incoraggiante coerenza
fino a diventare sistema. Le parole si animano e le idee si incamminano; è
sufficiente tenere aperta la porta di casa. E si fa avanti il nuovo con le sue
prospettazioni anche ardite: la postverità, il pensiero debole, l’ideologia
di gender. Il mondo non si ferma ed anche la nostra epoca come le
precedenti aspira a rinnovare nel presente il tentativo di rendere l’uomo
un po’ più felice. Il libro ne offre una scorrevole rappresentazione; poi
ciascuno deciderà se accogliere ed accettare.
GIOVANNI GRIMALDI (Favara,
1941) Laureato in Giurisprudenza e poi in Scienze politiche, ha conseguito il
dottorato post lauream in diritto regionale presso l’Università di Palermo.
È stato per un quinquennio Referendario dell’Ufficio Legislativo e Legale
della Presidenza della Regione siciliana. Ha esercitato l’Avvocatura presso
le magistrature superiori, ordinaria ed amministrativa. È autore delle opere
Le norme di attuazione degli statuti regionali speciali (1969), Il
limite di merito delle leggi regionali (1975) e del saggio Atti
esorbitanti ed estranei di amministratore di s.p.a., muniti di
rappresentanza, in “Economia e credito”, n. 2, 1982. Studioso di
diritto bancario e legislazione bancaria, ha curato la trasformazione del
Banco di Sicilia da banca pubblica a banca privata. Nel corso di questi
anni ha maturato riflessioni attorno all’uomo e alla sua tensione verso la
felicità. L’aspirazione è stata quella di scendere nell’animo umano, incontrarvi
le diverse dimensioni e poi ricomporle in unità. Quando tutto questo
patrimonio è diventato sistema, ha pensato di metterlo a disposizione degli
altri perché se ne potessero trarre spunti per un migliore senso del
vivere.
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