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VOCALANZÌCULA Prefazione di Salvatore Borzì COLLANA: La Ricerca Poetica |
IL TESTO E L’AUTRICE Non capita spesso al
giorno d’oggi d’imbattersi in un canzoniere interamente scritto in dialetto
siciliano, anzi, per meglio dire, in lingua siciliana. Una lingua nel corso dei
secoli lentamente formatasi con l’apporto di ciascuna di quelle di tutti i
popoli che hanno abitato la nostra isola, e che, per questo, si fa memoria,
identità, strumento imprescindibile per capire la nostra ‘sicilitudine’, per
usare un termine caro a Sciascia, e capirsi. Una lingua che le nuove
generazioni non di rado rifiutano perché non la ritengono adatta ad esprimere
in maniera adeguata il proprio pensiero (...) A rivelarne l’infondatezza
basta la lettura dei poeti che (...) in lingua siciliana hanno dato voce al
sentire del cuore, dimostrando di quanta profondità semantica essa è capace,
a quanta musicalità e armonia sa elevarsi, lontane da ogni complesso di
inferiorità davanti all’idioma nazionale, senza in nulla sfigurare, senza
nulla invidiare. Tutti caratteri che ritroviamo intatti anche nelle liriche
di questo piccolo canzoniere di Maria Nivea Zagarella, dal misterioso titolo:
Vocalanzìcula, che significa “altalena”, metafora per la poetessa
dell’esistenza, dondolante fra vita e morte, tutta immersa com’è in un
vortice di precarietà, che poco spazio lascia a momenti di felicità, fugaci
anch’essi (...) Ma non si tratta, di una visione desolante della vita, la
poesia sa andare ben oltre la cruda e crudele realtà. Essa è solo un pretesto
per inchiodare l’uomo alle sue responsabilità, non per rinfacciargli le sue
colpe, ma per scuotergli il cuore (...) Suo compito è quello di additare una
via alternativa, di certo più impegnativa e carica di fatica, ma una via
sempre possibile. (...) All’uomo la scelta.”
(dalla Prefazione di Salvatore Borzì)
MARIA NIVEA ZAGARELLA, nata a Francofonte (SR) nel
1946, laureata in lettere classiche all’Università La Sapienza di Roma, è
stata ordinaria di italiano e latino al Liceo classico Gorgia di Lentini
(SR), dove ha insegnato dal 1969 al 2004. Ha pubblicato in lingua: Assiomi
81 (poesie, 1981); Sequenza (dramma sacro, 1988); Variazioni (poesie,
1989); La farfalla e il mare (poesie, 1992); Jacopo notaro e il
laicismo fridericiano (saggio, 1994); La lanterna magica (racconti,
2007); Oltre l’isola (saggi, 2007); Dove volano i gabbiani (poesie,
2010); Sussurri (fuori giro) del tramonto (poesie, 2013); Elzeviri (articoli,
2014); Tra rigore e passione - Interventi di critica militante (elzeviri,
2018); Eredità (poesie, 2019); Il tesoro di Rosanna e Francesco (racconto
illustrato per ragazzi, 2019); Azzurra (poesie, 2022); Nuove pagine
di critica militante (articoli, 2022); Parole senza fretta (poesie,
2023); Il cammino imperfetto (poesie, 2025). In dialetto siciliano: Mbò
Larimbò (sacra rappresentazione bilingue, 1996); Scacciapinzeri (poesie,
1999); AA.VV. Chiana e Biveri (poesie, 2002); Memoria e Strammarii (poesie,
2005); U rologgiu re nichi (poesie, 2010); Forajocu a la cuddata (poesie,
2013); La puisia di Maria Nivea Zagarella/ The Poetry of Maria
Nivea Zagarella - A trilingual anthology (Sicilian/Italian/English)
translated into English by Gaetano Cipolla, New York, 2017; Scacciapinzeri
(in spagnolo), traducción, introducción y notas de Jorge Strano, UNR
Editora, Editorial de la Universitad Nacional de Rosario (Argentina), 2018; Ncuntràiu
lu mari (poesie, 2019); Sicilia matri (poesie, 2022); Suspira
gancitani, traduzione in lingua siciliana di Suspiros gangitanos di
Delia J. Ballistreri, Rosario (Argentina), 2023. Numerosi gli articoli e i
saggi critici scritti dal 2002 al 2023 sparsi su vari periodici, anche
online. Dal 2006 collabora con la pagina culturale de La Sicilia di
Catania. Il dramma sacro Sequenza è stato rappresentato nel 1987 e nel
1988 in scuole e circoli culturali delle province di Siracusa e Ragusa, e
radiodiffuso dalla rubrica culturale di RaiDue RadioCampus nel 1989. |