La
costituzione psicologica dell’uomo produce in lui il desiderio di
appropriarsi con ogni mezzo di ciò che gli altri posseggono e la paura
della morte non lo conduce necessariamente a cercare la pace ma a sperare
in una vittoria sugli altri che non lo porrebbe affatto al riparo da nuove
minacce. Gli stessi mezzi che escogitiamo per soddisfare i bisogni e
combattere questa perpetua guerra possono fornirci solo vantaggi di breve
durata. I Romani, capaci di reggersi e di prosperare per un periodo
lunghissimo, si affidavano a un’autorità indivisa e irresistibile, sancita
da una legge alla quale veniva conferito supremo valore morale e religioso.
La soglia dell’edificazione di una società ordinata coincide con quella del
passaggio dalla natura alla cultura. Proprio la mancanza della parola rende
impossibile agli altri animali superare la dimensione della pura
naturalità, relegandoli in un mondo senza morale, senza politica e senza
giustizia, nel quale la cooperazione e la pace derivano da semplici
istinti.
VALERIO GIUFFRÈ,
nato a Colleferro (Roma), si è laureato in Medicina e chirurgia presso “La
Sapienza”, Università di Roma. Saggista in tematiche filosofiche, ha
pubblicato: Uno l’Individuo (1985); L’assoluta conoscenza umana (1990);
Seneca: senso o ragione (1995); La metasensazione. Dall’homo sapiens
all’homo naturalis (2003); L’essere tra umanismo e umanesimo (2009); DNA e
anti-DNA (2010); Il gene dell’immortalità (2011); L’Antimetafisica (2012);
La dialettica post contemporanea (2012); Neoaporia-staticismo universale
(2013); Antigenesi (2014); La Neofilosofia (2014); Sulla follia di
Marx-Engels (2015); Umanismo e Logos (2016); Senofane (2016); Dike (2017);
Sulle antinomie di Nietzsche e Maometto (2017); Sulla Natura (2018);
Vademecum filosofico (2019); Essenzialismo filosofico (2019); La
Metamorfosi (2020); Il mio Occidente (2020); Summum Philosophiae (2021);
Sofologia (2022); Veritatum Naturae (2022); Soliloquium Philosophorum
(2022); Congiura antioccidentale (2022); La regola della vista (2023);
Fissismo genico (2023); Repubblica
(2024) e Filosofia ultima (2024). Per L’Antimetafisica ha ottenuto il
Premio Spoleto 2012. In qualità di artista ha ottenuto il Premio Rieti sul
Risorgimento Italiano col patrocinio del Presidente della Repubblica ed il
Premio Spoleto Festivalart 2011. Ha partecipato a numerose expo nazionali
ed internazionali: Padova, Spoleto, Carrara, Bruxelles, Salvador de Baja,
Parigi, New York. Nel dicembre 2013 al Maschio Angioino di Napoli gli viene
conferito il Premio Europeo Oscar Wilde per la cultura.
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