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CONSIDERAZIONI SUL LIBRO
DELLA GENESI TRATTE DALL’OPERA
DI RENÉ GUÉNON

a cura di Sergio Castellino

 

COLLANA: Studi Esoterici

F.to 17x24, pp. 144, Euro 16,00
(Ed. 02/2025) Cod. ISBN 978-88-5501-253-9

 

 

IL TESTO E GLI AUTORI

  Genesi, o la nascita di tutto. La sensibilità o, per meglio dire, l’insensibilità moderna relega i racconti mitologici e anche le Sacre Scritture nell’ambito delle fantasie partorite da un’umanità infantile, non ancora illuminata dalla Dea Ragione. Esula dalla mentalità comune pensare di acquisire conoscenza, nel senso più effettivo del termine, dallo studio non letterale dei Sacri Testi. René Guénon ha invece fornito gli strumenti per andare oltre il velame, per risvegliare la sete di sapere in chi entra in sintonia con la dottrina di cui è latore. Il lettore di questa raccolta, divisa in sei sezioni intercalate da altrettanti brevi saggi, avrà modo di verificare quanti e quali collegamenti esistano tra diverse tradizioni unite da una comune origine al di là di ogni distinzione.

 

  Nato a Torino nel 1959, SERGIO CASTELLINO è da sempre residente a Sanremo, dove ha insegnato Scienze Naturali nel locale Liceo, fino al 2021. Da tempo si dedica a studi tradizionali, avendo come riferimento autori come Guénon e Coomaraswamy. Ha pubblicato come curatore L’Apocalisse di Giovanni alla luce dell’insegnamento di René Guénon (II ed. 2020); Lessico Indù nell’opera guénoniana (2020); la traduzione e la postfazione di San Bernardo di René Guénon (2022); Il Vangelo secondo Giovanni nell’opera di René Guénon (2024); ha contribuito al Glossario di Metapolitica (2024) e alla raccolta Nel Regno della Quantità (2024). Cura il blog Rito e simbolo e una pagina Facebook. Per BastogiLibri nel 2023 ha curato il saggio René Guénon e la Libera Muratoria.

 

  RENÉ GUÉNON (Blois, 1886-Il Cairo, 1951). Interprete ineguagliato della Tradizione, tramite i suoi scritti ha combattuto l’offuscamento intellettuale del mondo moderno. Ci ha lasciato diciassette libri, tredici raccolte postume, articoli pubblicati su riviste e altri inediti, nonché una notevole e ampia corrispondenza. Ha svelato la vacuità e la pericolosità di movimenti che monopolizzavano la scena dell’Occidente, come lo spiritismo e l’occultismo. Ha inoltre restituito il corretto significato a termini quali tradizione, spiritualità, intuizione, contribuendo a un’indispensabile chiarificazione dopo travisamenti secolari. Trasferitosi al Cairo nel 1930, ha proseguito nella sua attività attingendo come sempre da più fonti, nel rispetto dell’unità di fondo che accomuna le tradizioni ortodosse.