IL TESTO E L’AUTORE
Nella
testa frullano migliaia di lampadine, come fosse un albero di Natale, e molte
di queste lampadine spesso restano spente per anni, poi avviene qualcosa che
ne riaccende una, e poi un’altra, a volte sono collane di lampadine, di
ricordi che tornano in fila… c’erano già tutti, ma disordinati, una folata di
memoria li ricompone e ne fa una storia. Questa.
Una storia davvero particolare. E del tutto vera, nulla di
inventato e nemmeno di teatralizzato, una di quelle storie da scrivere in
punta di penna, usando non la classica terza persona, ma la più umile e
maneggevole prima persona. Una storia che probabilmente non interessa a
nessuno leggere, ma che interessava a me scrivere. Perché ne resti traccia
nella biblioteca della memoria. Come insegna Alessandro Baricco, non esiste
storia senza cronisti, i fatti accaduti non esistono se non c’è qualcuno che
li racconti. Si chiama story-telling. E l’età non è che un diverso
colore del tempo.
LANFRANCO
MANCINI, avvocato, vive e lavora a Firenze. Ha partecipato nel 2006 al
premio letterario Italo Calvino-Opera
Prima con il suo romanzo La
controra per i tipi di MEF. Nello stesso anno ha cominciato a frequentare
con regolarità il Centro di Ricerca Spirituale “Il Sentiero”, sulla collina
di Schignano (Prato), fondato negli anni ’80 dal Maestro Neri Flavi, che
lui aveva conosciuto anni prima. Per BastogiLibri ha pubblicato: Pensieri Infiniti, con Neri Flavi alla
ricerca del senso della vita (2015), La quarta vita (2017), Calendario
dello Spirito (2019) e insieme a Maria Farsetti Flavi La parola del cuore (2020) e Il Filo D’argento (2022).
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