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VITTORIO DI GIACOMO ROMA
DEI MISTERI a cura di Mara Pacella F.to 17x24, pp. 240, Euro 28,00 |
IL TESTO E L’AUTORE I
Romani fecero propri i Mysteria
– detti così alla greca, in senso religioso istituzionale – dopo avere a
lungo frequentato l’ignoto, gestito severamente dall’autorità civile. Lo
fecero quando il tedio di un mondo ridotto a sterile prassi legale: un mondo
di armi e di armati, di moniti e di pene severe (per non dire del timore
incombente di una morte senza eco né riscatto personali) aveva spinto
l’individuo, vagante tra sotterranee superstizioni, in braccio al Grande Mistero inteso come
interrogativo non più eludibile e ad una religione priva forse di evidenti
schemi di compensazione, ma più intimamente necessaria. In tale prospettiva
vantano un diritto di presenza nel libro, accanto alle vere e proprie,
conclamate religioni misteriche di varia origine e stile, tutti i movimenti e
tutti i sistemi, anche minori, in cui e per cui i Romani vennero in qualche
modo a fare l’esperienza diretta dell’inconoscibile: i segni e i
prodigi, le ierofanie
e le teofanie, i misteri come sondaggio e decifrazione dell’ignoto. Ossia, i
fenomeni di divinazione, augurazione, oracolistica,
aruspicina, astrologia; e i misteri come provocazione, sfida o difesa – sul
piano dell’azione e dei poteri – contro la Potenza. Vale a dire la magia, l’alchimia, la stregoneria, il
satanismo, con i relativi corteggi. Giornalista professionista e scrittore, Vittorio Di Giacomo è membro della
Pontificia Insigne Accademia di Belle
Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Laureato in letteratura italiana moderna, ha iniziato e
proseguito la sua attività professionale alla RAI, svolgendovi nel tempo
mansioni di realizzatore e conduttore di programmi culturali e d’attualità,
capo del Servizio documentari TV, membro della Segreteria Tecnica del
Direttore Generale. A partire dal 1970 ha firmato la regia e il testo di più
di cento documentari cinematografici e televisivi, nonché di opere
multimediali a carattere sperimentale. Argomento preponderante della sua
produzione sono le arti visive – lette
e interpretate con il mezzo cinematografico – e la loro storia. Come regista,
sceneggiatore e autore di testi, egli ha realizzato i diciotto film della
collana intitolata MUSEO ITALIA. Musei
e Monumenti, Cicli d’arte e Itinerari culturali in Italia. Tra i suoi impegni recenti sono da segnalare: il progetto Cinema e Arte Sacra e su tema affine,
la fondazione e la direzione responsabile della testata giornalistica a
carattere formativo e informativo, CineArte on line. EVENTI |