Questa
piccola raccolta di pensieri sorti per essere letti, digeriti ed
assimilati, nasce sulla scia di ricordi di esperienze realmente vissute,
quindi non da artifizi letterari. Lo scritto vuole essere una testimonianza
di una veduta metafisica della realtà, concisa nell’espressione ma profonda
nei contenuti. Come un mandala, tali pensieri volano nell’indefinito. Il
libro è un tentativo di fermare a parole lo scorrere del tempo che
inesorabile muta ogni cosa, anche la più bella, ed è consigliabile leggerlo
nello spirito eracliteo che tutto scorre e muta e, rileggendolo una seconda
volta, probabilmente ci apparirà diverso, proprio come un secondo mandala
che, simile al primo, mai sarà uguale al precedente.
FABIO DURANTI (Milano,
1969) è un ricercatore del sacro e dell’imperituro che unisce tale
attitudine ad una propensione diretta per la scrittura. In oltre trent’anni
di indagine e tirocinio pratico, si è interessato di questioni filosofiche
ed esoteriche, dirigendo la sua attenzione verso le fonti di tali studi,
evitando cioè le deviazioni moderne oggi tanto alla moda. Ha già
pubblicato: Oltre le porte della percezione, veritiera testimonianza di
una coscienza indaco (2016); Confessione di una follia divina ovvero
diario metafisico moderno (2017); Le avventure nell’evo moderno di
Shemuel (2019); L’uomo bipolare e la coscienza indaco (2019); I
viaggi di Shemuel nei multiuniversi e nel tempo (2022); Memorie
dell’uomo “A” (2023).
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