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GIUSEPPE PIEMONTESE

 

MONTE SANT’ANGELO
E IL SANTUARIO DI SAN MICHELE
PATRIMONIO MONDIALE DELL’UNESCO

VOLUME SECONDO

COLLANA: Territorio e Società

F.to 30x21 (cartonato), pp. 400, Euro 35,00
(Ed. 07/2022) Cod. ISBN 978-88-5501-162-4

 

IL TESTO E L’AUTORE

  L’Autore, in questa nuova opera in 2 volumi, vuole rendere omaggio al riconoscimento tributato dall’Unesco, il 23 giugno 2011, al Santuario di San Michele sul Gargano, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Attraverso un luogo e documentato excursus, viene tracciata la storia del Santuario e della città che lo ospita, a partire dalla preistoria fino ai giorni odierni. Si parla così anche di miti, dei popoli che si sono succeduti nelle varie dominazioni, dei pellegrinaggi e delle vie attraverso cui si svolgono, delle tracce lasciate nell’arte, nell’architettura e nella cultura, fino a giungere a quello che oggi resta nelle manifestazioni popolari e ai progetti per uno sviluppo futuro del territorio. Arricchisce i volumi un vasto corredo iconografico e un elenco dei personaggi che hanno dato lustro al territorio.

 

  Il Prof. GIUSEPPE PIEMONTESE è Socio ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia ed autore di numerosi libri, saggi e articoli sulla storia, sulla cultura e sulla religiosità popolare del Gargano. Ha posto al centro della sua attività di ricercatore lo studio del territorio, inteso come espressione più ampia del patrimonio culturale che si costruisce attraverso i secoli e gli apporti di varie civiltà, che hanno creato quella identità storico-culturale presente in maniera originale e irripetibile nella città di Monte Sant’Angelo. Tutto ciò nella consapevolezza che al centro di ogni progresso sociale e civile vi è il rispetto del passato, cioè quella continuità storica che solo il passato, con il suo patrimonio culturale, può trasmettere al presente, per progettare il futuro. In tale prospettiva, quindi, si è occupato, già dagli anni Settanta, del recupero e della fruibilità dei Beni Culturali, con un occhio di riguardo al recupero dei Centri Storici, di cui, in varie pubblicazioni, ha posto l’accento sulla originalità della cultura garganica mettendo in risalto il rapporto simbiotico fra territorio, architettura ed economia. Successivamente si è occupato del fenomeno della religiosità popolare, legato principalmente al culto micaelico, presente in maniera organica e diffusa in tutta l’Europa occidentale, approfondendo in special modo la Via Sacra Langobardorum o Via Francigena del Sud, mettendo in risalto la centralità del percorso micaelico nell’ambito della cultura religiosa europea. Inoltre si è interessato della feudalità meridionale, come espressione del potere baronale, con specifico riferimento alla realtà socio-economica della Capitanata. Attualmente si sta interessando del rapporto fra globalizzazione e sviluppo locale, con specifico riferimento all’Anima dei Luoghi, al Bene Comune, alla Cultura dell’Abitare e alla Rigenerazione Urbana Sostenibile.