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NON FATE ARRABBIARE COLLANA: Percorsi Narrativi |
IL TESTO E L’AUTORE Un
viaggio in moto può trasformarsi in una sognante esperienza indimenticabile.
Il protagonista di questa storia è un motociclista le cui vicende di vita si
possono considerare un vero e proprio “ponte” tra i mondi dello sport, della
tecnologia e quello delle attività artistiche. Il suo incontro con Pietro,
schivo e solitario abitante dell’Appennino Pavese, si trasforma in una sfida
personale per entrambi, impegnati alternativamente l’uno a comprendere le
ragioni dell’altro. La ricerca del motivo che sta alla base della decisione
che ha portato l’uomo solitario a lasciare la vita di una Milano frenetica
del “ma quando riuscirai a consegnare il lavoro per noi?” impegna a fondo il
protagonista, portandolo a mettere in comune a sua volta i propri ricordi,
tutti collegati a disegni ed oggetti che porta sempre gelosamente con sé nel
suo zaino. Questi ricordi coinvolgono personaggi che occupano “stanze”
diverse della loro vita. Il racconto infatti spazia dalla Cadillac
dell’architetto Frank Lloyd Wright alla passione per gli orologi da polso di
un ex-batterista dei Simple Minds, dalle strutture di Santiago Calatrava al
desiderio di viaggiare in moto da parte di Max “883” Pezzali e di Lorenzo
Cherubini “Jovanotti” ed al loro rapporto speciale con la motocicletta. La
definizione di “progetto perfetto per gli anni 2000” si scopre essere poi una
delle mete comuni dei due personaggi, che alla fine si accorgeranno che in
realtà la vera “Comunicazione” puó davvero cambiare la loro storia… …e
contemporaneamente anche quella degli altri
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