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CATECHISMO
TEMPLARE COLLANA: Pensiero e spiritualità F.to 17x24, pp. 176, Euro 25,00 |
IL TESTO E L’AUTORE Il Liber Ad Milites Templi
De Laude Novae Militiae di Bernad de Clairvaux (San Bernardo di Chiaravalle)
è il testo ispiratore di quell’organizzazione militare/monastica, nota come
Nuova Milizia ma anche come Povera Milizia di Cristo oppure come Ordine dei Cavalieri
del Tempio, che così tanto ha fatto parlare di sé nei secoli. L’analisi ed il commento ai
primi capitoli del testo bernardiano, che possiamo considerare un vero e
proprio Catechismo Templare, vuole essere, a nove secoli dalla sua scrittura,
uno strumento di verifica della validità e dell’attualità del messaggio
dell’Ordine del Tempio. Da un’attenta rilettura ed
un puntuale commento del testo emerge un vivido spaccato della vita dei
Cavalieri di Cristo. Finalità, motivazioni, peculiarità, modello organizzativo
e comportamenti sono valutati in modo dettagliato. Ne è risultata un’opera
che vuole esprimere e fare emergere lo spirito centrale dell’Ordine del
Tempio ed essere di aiuto certamente per coloro che percorrono la via del
Tempio, ma non solo per questi. Diego Beltrutti, piemontese, medico, specialista in anestesia,
rianimazione, è un esperto internazionale nel settore della medicina del
dolore. In questo campo ha pubblicato diversi testi anche in lingua inglese. Con quest’opera, fra Diego
si cimenta in una prova alquanto impegnativa: il commento al De Laude
Novae Militiae, testo esortativo scritto da San Bernard de Clairvaux in
seguito a precise e reiterate richieste da parte di Hugues de Payns, primo
Maestro dell’Ordine del Tempio. Proprio in questo anno che
vede il settimo centenario della morte per rogo di Jacques de Molay, l’ultimo
Maestro della linea storica dell’Ordine del Tempio, l’autore ha sentito il
dovere di rendere disponibile al grande pubblico il pensiero guida
dell’Ordine e cioè il suo catechismo: “affinché nulla si dimentichi di ciò
che deve essere ricordato”. Attualmente l’autore ricopre
la carica di Maestro del Venerabilis Ordo Sancti Sepulchri
(di Seborga). |