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EMMA MAZZUCA

 

OLTRE I CONFINI
DEL PENSIERO

Prefazione di Nazario Pardini

Epilogo dell’Autrice

 

COLLANA: La Ricerca Poetica

F.to 15x21, pp. 136, Euro 10,00
(Ed. 07/2021) Cod. ISBN 978-88-5501-118-1

 

IL TESTO E L’AUTRICE

  Nella poetica della Mazzuca la forma si fa aderente ad un animo in continua ricerca della verità, del sogno; le paro[1]le si fanno ardite, scorrevoli, senza tregua per una confessione estemporanea e diretta. Si può senza dubbio afferma[1]re che la poetessa è in piena sintonia con il suo animo che chiede una confessione immediata, senza ripensamenti o dubbi. E la parola, il sintagma, il fonema si fanno compagni di una emozione che affida loro il compito di reificare gli impatti emotivi. (…) Un linguaggio di grande iconicità visiva, dove le parole nelle loro euritmiche iun[1]cturae ci danno il senso di uno spartito complesso ed armonioso. Ci colpisce anche il sentimento di spleen o di malum vitae di cui la Mazzuca è preda (…) La poetessa compie un viaggio, una traversata, in mari a volta in bonaccia altre burrascosi, pieni di scogli in cui è fa[1]cile perdersi prima di giungere all’isola agognata della quietitudine. (…) si fa portatrice di un messaggio che ci coinvolge e ci dà la voglia di vivere con in cuore una fine che non è mai fine. Anche la vicinanza di Dio, allo spirito contemplativo, ad un credo di forte impatto esistenziale fa di questa silloge un sano affondo spirituale, che rende ancora più escatologico il mondo della Mazzuca: “Ascolto, ma non so se ciò che sento è silenzio o Dio./ Ascolto, senza sapere se sto udendo risuonare/ il vuoto delle piane o la coscienza accorta/ che nei confini dell’universo mi decifra o imprime” (…) Un credo che trova la sua consistenza nell’amore per la Natura, che si fa concretizzazione di forti stati emotivi. Ogni suo angolo è vissuto come bellezza divina, come voluto dal Cielo, per cui tutto è metaforico, tutto è simbolico, tutto è cristallizzazione di emozioni nei tratti del Creato (…). Una silloge complessa, articolata, proteiforme che ci dà una completa visione del rapporto dell’essere con le diverse fenomenologie della realtà: Natura, Dio, esistenzialismo, eros, e vita

                                                                                            (dalla prefazione di Nazario Pardini)

 

  EMMA MAZZUCA, originaria di Cosenza, risiede a Latina. Terminata l’attività lavorativa svolta in Confindustria, decide di concretizzare la sua grande passione per la scrittura, sensibilmente orientata verso la poesia e nutrita fin dalla giovane età. In breve tempo ottiene lodevoli consensi; vince prestigiosi concorsi e in numerosi altri si classifica nelle prime posizioni. Le sue opere sono pubblicate su Riviste specializzate, Agende letterarie, Blog di poesia e in diverse Antologie di Concorsi Letterari. Nel dicembre 2004 pubblica la silloge poetica Sentire e vivere con la Casa Editrice MONTEDIT, collana I Gigli. Nel novembre 2008 pubblica la silloge poetica Sinestèsi (grida e silenzi) con la Casa Editrice BASTOGI, collana Il Liocorno. Nell’aprile 2011 pubblica la silloge poetica La voce che resta con la Casa Editrice BASTOGI, collana Il Liocorno. Nel marzo 2014 pubblica la silloge poetica Quando il cielo si inclina con la Casa Editrice BASTOGILibri, collana La Ricerca Poetica. Nel maggio 2016 pubblica la silloge poetica Caos con la Casa Editrice BASTOGILibri, collana La Ricerca Poetica. Nell’aprile 2017 pubblica la silloge poetica Eclissi (luci e ombre) con la Casa Editrice BASTOGILibri, collana La Ricerca Poetica. Nel novembre 2018 pubblica la silloge poetica Il resto nelle ali del tempo con la Casa Editrice BASTOGILibri, collana La Ricerca Poetica.