…Nella
poetica della Mazzuca la forma si fa aderente ad un animo in continua
ricerca della verità, del sogno; le paro[1]le si fanno ardite,
scorrevoli, senza tregua per una confessione estemporanea e diretta. Si può
senza dubbio afferma[1]re
che la poetessa è in piena sintonia con il suo animo che chiede una confessione
immediata, senza ripensamenti o dubbi. E la parola, il sintagma, il fonema
si fanno compagni di una emozione che affida loro il compito di reificare
gli impatti emotivi. (…) Un linguaggio di grande iconicità visiva, dove le
parole nelle loro euritmiche iun[1]cturae
ci danno il senso di uno spartito complesso ed armonioso. Ci colpisce anche
il sentimento di spleen o di malum vitae di cui la Mazzuca è preda (…) La
poetessa compie un viaggio, una traversata, in mari a volta in bonaccia
altre burrascosi, pieni di scogli in cui è fa[1]cile perdersi prima
di giungere all’isola agognata della quietitudine. (…) si fa portatrice di
un messaggio che ci coinvolge e ci dà la voglia di vivere con in cuore una
fine che non è mai fine. Anche la vicinanza di Dio, allo spirito
contemplativo, ad un credo di forte impatto esistenziale fa di questa
silloge un sano affondo spirituale, che rende ancora più escatologico il
mondo della Mazzuca: “Ascolto, ma non so se ciò che sento è silenzio o
Dio./ Ascolto, senza sapere se sto udendo risuonare/ il vuoto delle piane o
la coscienza accorta/ che nei confini dell’universo mi decifra o imprime”
(…) Un credo che trova la sua consistenza nell’amore per la Natura, che si
fa concretizzazione di forti stati emotivi. Ogni suo angolo è vissuto come
bellezza divina, come voluto dal Cielo, per cui tutto è metaforico, tutto è
simbolico, tutto è cristallizzazione di emozioni nei tratti del Creato (…).
Una silloge complessa, articolata, proteiforme che ci dà una completa
visione del rapporto dell’essere con le diverse fenomenologie della realtà:
Natura, Dio, esistenzialismo, eros, e vita
(dalla
prefazione di Nazario Pardini)
EMMA MAZZUCA, originaria di Cosenza,
risiede a Latina. Terminata l’attività lavorativa svolta in Confindustria,
decide di concretizzare la sua grande passione per la scrittura,
sensibilmente orientata verso la poesia e nutrita fin dalla giovane età. In
breve tempo ottiene lodevoli consensi; vince prestigiosi concorsi e in
numerosi altri si classifica nelle prime posizioni. Le sue
opere sono pubblicate su Riviste specializzate, Agende letterarie, Blog di
poesia e in diverse Antologie di Concorsi Letterari. Nel dicembre 2004
pubblica la silloge poetica Sentire
e vivere con la Casa Editrice MONTEDIT,
collana I Gigli. Nel novembre 2008 pubblica la silloge poetica Sinestèsi
(grida e silenzi) con la Casa
Editrice BASTOGI, collana Il
Liocorno. Nell’aprile 2011 pubblica la
silloge poetica La voce che resta con
la Casa Editrice BASTOGI, collana Il
Liocorno. Nel marzo 2014 pubblica la
silloge poetica Quando il cielo si inclina con
la Casa Editrice BASTOGILibri, collana La
Ricerca Poetica. Nel maggio 2016 pubblica la
silloge poetica Caos con
la Casa Editrice BASTOGILibri, collana La
Ricerca Poetica. Nell’aprile 2017 pubblica la
silloge poetica Eclissi (luci e ombre) con
la Casa Editrice BASTOGILibri, collana La
Ricerca Poetica. Nel novembre 2018 pubblica
la silloge poetica Il resto
nelle ali del tempo con la Casa
Editrice BASTOGILibri, collana La
Ricerca Poetica.
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