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    Storia continua a scorrere, come un fiume in piena, portando eventi spesso
    tragici, dalla Cattività Avignonese al rogo degli eretici Dolciniani, alle
    vicende della Casa Reale di Francia, alla persecuzione dei Cavalieri
    Templari, alla inutile discesa in Italia dell’Imperatore Arrigo VII:
    quest’ultimo era la speranza di Dante, ma non fece trionfare l’ideale ghibellino
    (che ora il Poeta segue, essendosi stancato dei Guelfi Bianchi, “malvagi e
    scempi”). Svanisce il sogno di poter rientrare in trionfo a Fiorenza, con
    quella corona d’alloro che Dante meritava ampiamente, ma che viene sempre
    conferita ad altri letterati e non a lui; l’Esule, sempre molto povero,
    passa da una città e da una corte all’altra, soffrendo anche per la lontananza
    dei figli Pietro, Jacopo e Antonia (della moglie Gemma nutre molta meno
    nostalgia); è ospitato dai Malaspina e da Cangrande Della Scala, la cui
    corte è troppo chiassosa per i suoi gusti. Intanto, spende ogni energia
    nello scrivere le sue opere, alcune delle quali lascia incompiute, per
    dedicarsi, anima e corpo, al Poema Sacro “al quale ha posto mano e cielo e
    terra” e nei cui sublimi versi è racchiusa una immensa esperienza umana e
    culturale. Non mancano, nella vita di Durante, le avventure amorose, dalla
    bellissima Gentucca lucchese ad una misteriosa ragazza vestita da uomo,
    incontrata a Roma (non per niente, lo Stilnovista Dante è il Poeta dell’Amore).
    Soprattutto, Dante si accorge a proprie spese di quanto “sa di sale lo pane
    altrui e come è duro calle lo scendere e il salir de l’altrui scale”. .      SILVANA (nome
    d’arte SISSI)
    BEDODI
    (1956) è una studiosa e
    scrittrice di romanzi e saggi storici, ambientati soprattutto nel Medioevo,
    nel Rinascimento e nell’Età Classica. Tre di essi sono stati pubblicati da
    Besa, Salentobooks, tre da BastogiLibri e uno da Vertigo. Ha ottenuto
    alcuni riconoscimenti in concorsi letterari, come il recente secondo premio
    per la saggistica al concorso “Giuseppe Antonio Borgese” dell’Accademia
    Internazionale Il Convivio di Catania. L’autrice conosce interamente a
    memoria la Divina Commedia, che ha recitato in varie conferenze e
    trasmissioni televisive; la sua vita è dedicata completamente allo studio
    ed alla ricerca storica, nella sua grande casa-biblioteca di Cuneo, colma di
    libri. Le sue opere sono romanzi storici, saggi storico-letterari, poesie
    in rima e novelle: insomma, la tipica produzione di una attempata signora,
    laureata in Letteratura Greca. Terminata la ventinovesima opera, si dedica
    ora alla trilogia Estense: le vite di Boiardo, Ariosto e Tasso, collegate
    con le vicende della Casa d’Este, e la vita della duchessa eretica Renata
    di Francia, moglie di Ercole II d’Este e parente della grande letterata
    Margherita d’Angoulème. |