IL TESTO E L’AUTORE
Si tratta di
una raccolta di racconti tutti giocati non solo sull’umorismo, come dice il
titolo, ma anche e soprattutto su una cifra letteraria nella quale l’autore
gioca come un funambulo delle parole, dette spesso con spirito e accento
straniante, nel contesto di situazioni e personaggi surreali. Come egli
stesso ci dice nella prefazione, il suo vuole essere “un umorismo
maccheronico”, fortemente ispirato ai grandi umoristi del passato, riproposto
in chiave moderna, tra l’astratto e l’assurdo.
WLADIMIR
WAIMAN MIARELLI è nato a Mosca da padre italiano e da madre russa ebrea. Dopo
la guerra (1946) viene in Italia con il padre e diventa cittadino italiano
con doppia cittadinanza. Studia architettura all’Istituto d’Arte italiana
diplomandosi; poi si laurea all’Accademia di Belle Arti in scenografia.
Inizia la sua attività dipingendo quadri e come scenografo per il teatro.
Sono sue, tra le altre, le scene in TV per Gilberto Govi in Ciabatta Parodi e per Cesco Baseggio
ne I reccini da festa. Studia
musica, chitarra classica e partecipa a recital di canzoni popolari russe.
Fa parte del Folk studio di Roma
dove attorno agli anni ’60 si incontrava il mondo internazionale della
musica e come frequentatori figuravano anche Pasolini, Fellini e Luchino
Visconti. In quel periodo partecipa a trasmissioni televisive con il nome
di Wladimiro e incide dischi con la RIFI tra cui un album di canti popolari
della grande madre Russia. Si è perfezionato in tecnica vocale e ha cantato
come bas-baritono in diversi teatri ed enti lirici: suoi i ruoli importanti
nell’Elisir d’amore di Donizetti,
di Dulcamara nel Barbiere di Siviglia
e nel Don Giovanni di Mozart.
Superato il concorso per cattedra, ha insegnato per anni nelle scuole,
alternando l’attività di docente con quella di cantante lirico ed altre
attività artistiche. Ha lavorato e recitato con Carmelo Bene a festival
internazionali in Italia e Francia. Da sempre scrive poesie e storie
surreali cercando un nuovo linguaggio, o legame, tra poesia e musica. Nel
2013 ha pubblicato con la BastogiLibri la sua prima opera poetica dal
titolo Il volto dell’immaginario.
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