Gianni
Rescigno sentiva il valore della comunità dei poeti, allacciava forti
legami affettivi con quelli che più ammirava, lasciava nel cuore un
sentimento di gioiosa condivisione; era sapientissimo ed era un bambino e
sapeva amare e farsi amare.
Franca Alaimo
Gianni Rescigno conosceva molto bene il
potere della poesia, sapeva che senza di esso la realtà sarebbe piatta e
spenta, senza vita e colore. I poeti – come egli dice – hanno occhi che
vedono oltre ciò che si può vedere e sanno pure trasformare il ferro in
oro. I poeti sono i più grandi maghi e alchimisti della terra.
Marina Caracciolo
Quanto il poeta mi rivelò è l’esatta
riprova che lo scrittore britannico (Keats) aveva ragione: «con la stessa
naturalezza» con cui nascono le foglie sugli alberi, così viene alla luce
la creazione poetica. Per poi aggiungere che se ciò non accade, non ha
senso ritenerla tale; non ha senso che «nasca neppure», ed è meglio, molto
meglio per tutti.
Sandro Angelucci
GIANNI RESCIGNO (Roccapiemonte, 1937-S. Maria di Castellabate, 2015). Ha
pubblicato: Credere (Gugnali, 1969); Questa elemosina (Todariana,
1972); Torri di silenzio (EdiNord, 1976); I salici-I vitigni (A.
Lalli, 1983); Le ore dell’uomo (Forum, 1985); Tutto e niente (Genesi,
1987); Un passo lontano (Piovan, 1988); Il segno dell’uomo (Lorenzo,
1991); Angeli di luna (Genesi, 1994); Un altro viaggio (Bastogi,
1995); Le strade di settembre (idem, 1997); Farfalla (idem, 2000); Dove il sole brucia le vigne (Genesi, 2003); Lezioni d’amore (Lineacultura,
2003); Le foglie saranno parole (Manni, 2003); Io e la Signora del Tempo (Biblioteca
S. Maria, 2004); Come la terra il mare (Guida, 2005); Dalle sorgenti della sera (Eldorado
editrice, 2008); Gli occhi sul tempo (con Menotti Lerro, Manni, 2009); Anime fuggenti (Genesi,
2010); Cielo alla finestra (idem, 2011); Nessuno può restare (idem,
2013); Sulla bocca del vento, antologia di liriche tradotte in francese da Jean Sarraméa e
Paul Courget (Il Convivio, 2013); Un sogno che sosta (Genesi,
2014). In prosa ha pubblicato il romanzo Storia di Nanni (Galzerano,
1981) e Il soldato Giovanni (Genesi, 2011). Il suo nome è inserito nella Storia della Civiltà Letteraria Italiana curata da Giorgio Bárberi Squarotti, edita dalla Casa Editrice
UTET di Torino, e in molte altre Storie della Letteratura Italiana. È
presente in internet con una specifica voce di wikipedia. Ha vinto
numerosissimi premi letterari, tra cui, di particolare prestigio, il Premio
“Le Muse” (47a edizione, Firenze, 2012). Nel 2001 è uscito a Torino, per i
tipi della Genesi Editrice, un saggio critico sulla sua trentennale attività
poetica, dal titolo Gianni Rescigno:
dall’essere all’infinito,
a firma di Marina Caracciolo. Un altro saggio è stato scritto per lui da
Luigi Pumpo, Gianni Rescigno: il tempo e
la poesia, Ibiskos. Anche Franca Alaimo gli
ha dedicato uno studio intitolato La polpa amorosa della poesia, Lepisma. Maria Rosaria La Marca ha scritto Gli occhi sulla critica. Recensioni e giudizi critici alla
raccolta poetica “Gli occhi sul tempo” di Gianni Rescigno e Menotti Lerro (Editrice Zona, 2010). È di Menotti Lerro La tela del poeta (amicizie epistolari di G. Rescigno), Genesi, 2010, e di Antonio Vitolo Il respiro dell’addio (la poesia dell’attesa e il rapporto
madre-figlio in G. Rescigno),
(idem, 2012); Sandro Angelucci, Di Rescigno il racconto infinito (Blu di Prussia, 2014); Luigi De Rosa, La grande poesia di Gianni Rescigno (Genesi, 2016). È di Federica Iannuccelli la tesi di laurea Tra mare e cielo: l’amorevole carezza della poesia di G.
Rescigno (Università di Tor Vergata, Roma,
2010).
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