Questa è
una ricostruzione romanzata della vicenda di Ipazia, illustre studiosa di
filosofia, matematica, astronomia e fisica, vissuta ad Alessandria d'Egitto
all'epoca delle Invasioni Barbariche ed assassinata nel più orribile dei
modi da un gruppo di fanatici, che in lei odiavano sia la Pagana non
convertita alla nuova religione di Stato, sia e soprattutto la donna colta,
che, adoperando la propria testa per ragionare, manteneva l'indipendenza di
pensiero. Le opere di Ipazia sono andate distrutte e perdute. Nel romanzo
compaiono, accanto alla documentazione storica anche personaggi e
situazioni di fantasia (ad esempio, un fratello di Ipazia che sposa una
Cristiana e si ribella alla famiglia, ed un fidanzato, Oreste il prefetto
della città, che Ipazia non ebbe il tempo di sposare). Una seconda parte
del libro narra invece le vicende delle due Auguste d'Oriente (Atenaide) e
d'Occidente (Galla Placidia), guardando i fatti dell'epoca dal punto di
vista delle famiglie imperiali e non del popolo (il ceto a cui
appartenevano, sia pure con la loro altissima cultura, Ipazia e suo padre
il grande studioso Teone).
SILVANA
(nome d’arte Sissi) BEDODI (1956) è una studiosa e scrittrice di romanzi e
saggi storici, ambientati soprattutto nel Medioevo, nel Rinascimento e
nell’Età Classica. Tre di essi sono stati pubblicati da Besa, Salentobooks.
L’autrice conosce interamente a memoria la Divina Commedia, che ha recitato in varie conferenze e
trasmissioni televisive; la sua vita è dedicata completamente allo studio
ed alla ricerca storica, nella sua grande casa-biblioteca di Cuneo. Ha
scritto, fra l’altro, una vita romanzata di Dante. Sta scrivendo la sua
ventitreesima opera di tema storico, ambientata nel 1500-1600.
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