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IL DIAVOLO

E LA SUA CORTE

NELLA TRADIZIONE POPOLARE

 

a cura di Vittorio Di Giacomo e Mara Pacella

 

COLLANA: Testimonianze

F.to 13x23, pp. 164, Euro 15,00
(Ed. 06/2017) Cod. ISBN 978-88-99376-61-1

 

IL TESTO E GLI AUTORI

  Una raccolta di leggende “nere” non può partire che dal diavolo per ritornare a lui, il principe delle tenebre, per definizione antica ed usuale. Dall’egiziano Set, dio del buio e della notte, al persiano, tenebroso Ahriman, nato da un dubbio del dio della luce, ai nostrani e casalinghi diavoli, il nero si addice al demonio e alle sue operazioni (almeno quanto il rosso, altro colore diabolico). Tanto che, dovendo estrarre dal corpo delle leggende italiane il presente repertorio “nero”, s’è adottato il criterio di riprodurre quelle leggende, in cui sia accertata o riconoscibile la presenza del grande nemico, reale o simbolica, diretta o indiretta, esplicita o implicita: sia ch’egli tenga il campo con attributi personali e realistici, sia che si celi dietro il velo del prodigio o del sortilegio, sia che suggerisca o tenti d’indurre negli uomini atti di magia, di sangue, di ribellione. Le leggende “nere” sono le leggende del diavolo e delle sue infinite trasformazioni: uomo, bestia, spirito, voce della coscienza: è sempre lui, il gran bugiardo, il tentatore, il sofista, il trasformista. Vincitore o vinto, gabbato o truffatore, il diavolo delle leggende vive tra gli uomini e con gli uomini, per la loro dannazione.

 

  Giornalista professionista, regista documentarista e scrittore, VITTORIO DI GIACOMO è membro della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Laureato in letteratura italiana moderna, ha iniziato e proseguito la sua attività professionale alla RAI, svolgendovi nel tempo mansioni di realizzatore e conduttore di programmi culturali e d’attualità. A partire dal 1970 ha firmato la regia e il testo di più di cento documentari cinematografici di soggetto artistico. Per la Bastogi libri ha pubblicato il saggio Roma dei misteri (2015).

 

  Laureata in lettere e filosofia presso l’università degli Studi di Roma la Sapienza, MARA PACELLA, esordisce come programmista regista alternando la sua attività tra la RAI e il settore privato nel campo degli audiovisivi. Si è specializzata nell’immaginario d’arte con un’attenzione dedicata in particolare alle arti figurative lette e interpretate attraverso il cinema.