|
MI
CHIAMAVANO COLLANA: Percorsi
Narrativi F.to
15x21, pp. 120, Euro 10,00 |
IL TESTO E L’AUTORE Un giudice
inflessibile si ritrova nella inusitata (per lui) veste di giudicato. Un
brillante avvocato sostiene una tesi e quella opposta: riesce a ottenere
sempre ragione ma poi deve fare i conti con l’amante. Una donna tradisce il
marito grazie a internet ma trova giudici benevolenti. Un magistrato diventa
allenatore di una squadra di calcio di detenuti e litiga con l’arbitro. Un
imputato attribuisce al giudice che lo processa la qualifica di “capo dei
ladri” (e il giudice gli dà ragione). Una moglie si rivolge al Tribunale perché
il marito non adempie il debito coniu gale. L’imputato si cambia d’abito e
ottiene uno sconto di pena. Un giudice è costretto a fare l’indossatore in
udienza. Perché nei Tribunali campeggia la scritta “La legge è uguale per
tutti”? Un giudice sbaglia ma riceve il plauso di tutti. Sono alcune delle
venti vicende dove protagonisti o comprimari sono giudici. Vicende curiose, commoventi,
comiche o tragicomiche. E forse anche istruttive. In cui talvolta il vero e
l’immaginario convivono; ma è un immaginario dove incombe sempre
l’inesorabilità delle storie vere. ANGELO
MARTINELLI, di Modena, è un magistrato ordinario, attualmente giudice presso
la Corte di appello di Roma. Per parecchi anni si è occupato di processi
penali e di carcere. Ha pubblicato, sempre per la BastogiLibri, Le
indagini del giudice Angeli, Il colore verde dello zero, La cattiva signorina ed Esclusivamente distinti. |